Sentenza storica per Gay Help Line 800.713.713, numero verde nazionale contro l’omobitransfobia: il Tribunale di Roma ha condannato il Liceo paritario Kennedy di Roma che nel 2019 aveva licenziato l’insegnante Giovanna Cristina Vivinetto perché transgender, riconoscendo il movente discriminatorio. L’insegnante è stata assistita dall’avvocata Silvia Claroni di Gay Help Line.
Vivinetto nel 2019 si era rivolta al contact-center contro l’omobitransfobia Gay Help Line (800.713.713) perché l’istituto romano dove era stata assunta come docente l’aveva licenziata dopo sole tre settimane. Con una sentenza storica che evidenzia l’elemento discriminatorio, il Tribunale di Roma ha condannato l’istituto a un risarcimento nei confronti dell’insegnante, ingiustamente licenziata sulla base del pregiudizio legato al suo essere una donna transgender.
Infatti, il tribunale ha dichiarato in merito al licenziamento che: “Le dichiarazioni non appaiono significative di un’effettiva inadempienza della professoressa Vivinetto ai propri impegni didattici. […] Inoltre appare quantomeno prematuro un recesso esercitato in così breve tempo, per motivazioni attinenti la scarsa capacità didattica, senza dare alla professoressa la possibilità di ambientarsi e di acquisire piena nozione dei piani didattici personalizzati da applicare ai propri alunni. […] Sicché può ritenersi adeguatamente provato che le ragioni che hanno indotto la società resistente a risolvere il rapporto di lavoro con la Vivinetto siano ascrivibili proprio alla sua condizione di transessuale”.
Pietro Turano, portavoce di Gay Center, associazione che gestisce il numero verde Gay Help Line dichiara: “La discriminazione verso le persone trans nella scuola italiana sono violente e radicate a tutti i livelli: fra studenti, fra docenti e studenti, ma anche da un punto di vista istituzionale. Piangiamo infatti ancora oggi la morte della professoressa Cloe Bianco, uccisa dall’odio discriminatorio delle istituzioni scolastiche che l’hanno emarginata. Gay Center ha segnalato al Ministero dell’Istruzione anche il recente caso di transfobia avvenuto al Liceo Cavour di Roma, chiedendo un incontro al Ministro Valditara. Anche alla luce della sentenza odierna, per la quale chiediamo un intervento del ministero verso la scuola interessata, sollecitiamo il Ministro ad incontrarci. Questa sentenza storica dimostra ancora una volta che il paese è più avanti della politica, ma anche che questo divario può essere colmato.”