Volge al termine la campagna 2021 di Gay Help Line 800.713.713 con la Regione Lazio, questa fase è dedicata alla casa famiglia “Refuge LGBT”, prima struttura di accoglienza in Italia per giovani lesbiche, gay, bisessuali e trans (LGBT+) vittime di violenza e discriminazioni in famiglia, che dal 2016 ha dato una nuova famiglia a decine di ragazzi e ragazze cacciate di casa. La campagna è stata realizzata insieme a Zon Productions che ha già collaborato con Gay Help Line per la realizzazione del primo murale con un bacio fra due donne, alla metro Jonio di Roma.
La campagna è diffusa sulle TV nazionali, radio, testate giornalistiche e sul web con il sostegno della Regione Lazio.
<<Per il 15esimo anno di servizio abbiamo scelto di dedicare la nuova campagna di Gay Help Line 800.713.713 a “Refuge LGBT”, che grazie al contributo di migliaia di persone e aziende è sopravvissuta al recente rischio di chiusura. La struttura di accoglienza di Gay Center non è solo una casa, ma anche una famiglia, con operatori e operatrici H24 e percorsi personalizzati: psicologici e di orientamento, di reinserimento in società e nel mondo del lavoro, di mediazione familiare. Il messaggio che lanciamo è positivo e di speranza: nel video si vedono ragazzi e ragazze LGBT+ chiuse nelle loro stanze, in pericolo o a disagio, finché non vedono dalla finestra un fumo colorato, un segnale, e con curiosità scendono per raggiungerlo. Camminando incontreranno altre persone come loro con cui daranno vita ad una marcia spontanea verso la libertà, accorgendosi di non essere affatto sole, perché come recita il claim ‘ci sarà sempre una casa per te!’>> Dichiara Pietro Turano, portavoce di Gay Center.
Allo spot hanno partecipato persone che vivono l’associazione e i suoi servizi, perché non solo è importante vedersi rappresentati, ma anche potersi rappresentare. Le storie prendono spunto da quelle che ogni giorno vengono ascoltate dagli operatori e le operatrici del numero verde Gay Help Line 800.713.713 e dal servizio di chat Speakly, gratuiti e accessibili via telefono, web o app e che rispondo ogni anno a circa 20.000 contatti offrendo consulenze e servizi. Questo grazie a team di psicologi, counselor, educatori, medici, avvocati, alla capacità di integrarsi con le politiche sociali dei territori e a protocolli di collaborazione con MIUR, OSCAD (Osservatorio Contro gli Atti Discriminatori delle Forze dell’Ordine) e con associazioni di tutto il territorio nazionale. Il servizio ha ricevuto anche il sostegno dell’8×1000 alla Chiesa Valdese e del Comune di Roma.
<<Quotidianamente l’impegno di ogni educatrice e educatore è rivolgere affettività e senso di sicurezza volti al raggiungimento di quella fiducia spesso disincantata nei confronti del prossimo. Uniti ci impegniamo a supporto delle ragazze e dei ragazzi vittime di discriminazione e violenza omotransfobica, senza tralasciare il senso di appartenenza, laddove sia possibile, alle proprie famiglie>> dichiara Sonia Minnozzi Responsabile Servizio Refuge LGBT.
<<‘Non lasciare nessuno da solo’ e ‘non permettere che nessuno si senta perso’ sono da sempre monito della amministrazione Zingaretti. E sulla base di questi principi abbiamo convintamente sostenuto Gay Help Line e il preziosissimo lavoro che svolge a sostegno e a supporto di gay, lesbiche, bisessuali e trans, promuovendone i diritti e offrendo un luogo di accoglienza e di cura, una casa di tutte e tutti. “Refuge LGBT” – come sottolineato dalle parole di Pietro Turano – è una famiglia, e lo è per tanti giovani vittime di discriminazioni nella propria di origine, un rifugio nel senso pieno, vero e originario del termine: un riparo, una difesa, una protezione contro insidie o pericoli materiali o spirituali” dichiara l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati.
<<Quando recentemente abbiamo perso all’improvviso il sostegno del partner che gestiva con noi Refuge LGBT, ci siamo detti e dette che non avremmo mai permesso di far vivere alle persone ospiti un nuovo abbandono. Abbiamo potuto tenere in vita la struttura grazie a donazioni e progetti di tantissime persone e aziende, come Marcelo Burlon County of Milan e Sephora Italia. Ogni contributo ci permette di aiutare più persone, ma le persone che hanno bisogno del nostro aiuto sono purtroppo molte di più” Conclude il portavoce di Gay Center, Pietro Turano.