“Io di fronte ho una donna, non mi interessa del regolamento” si è sentito dire da un suo professore uno studente transgender del liceo Cavour a cui già da mesi la scuola aveva riconosciuto il diritto alla carriera alias (un profilo alternativo sul registro di classe e sui documenti scolastici, che prevede l’uso del nome d’elezione anziché di quello anagrafico). Il professore ha invece sbarrato il nome con cui lo studente aveva firmato il suo compito in classe, continuando a ripetere il suo nome anagrafico, umiliandolo e ignorando il diritto che la stessa scuola già gli riconosceva, violandolo consapevolmente.
Gay Help Line 800.713.713 ha ricevuto segnalazione dalla Rete degli Studenti Medi e ha immediatamente provveduto a segnalare il gravissimo fatto al MIUR, grazie al protocollo che Gay Center ha con il Ministero dell’Istruzione, chiedendo immediate verifiche ed eventuali nonché tempestivi provvedimenti disciplinari nei confronti dell’insegnante.
Solo pochi mesi fa il Liceo Cavour è stato al centro di una polemica per il mancato riconoscimento della carriera alias ad un altro studente transgender. In questi anni la Gay Help Line 800.713.713 ha seguito gravi casi di discriminazione e violenza avvenuti nel liceo del centro di Roma: lo stesso istituto dove studiava Andrea “il ragazzo dai pantaloni rosa” che si tolse la vita a 15 anni a causa del bullismo omofobico dei compagni e di un insegnante.
Anche la comunità scientifica sottolinea da tempo la necessità di rispettare i percorsi di affermazione di genere, anche attraverso l’uso corretto di nomi e pronomi, ai fini del benessere psicologico ed emotivo di tutte le persone trans. Non possiamo permettere né accettare che episodi di questa gravità continuino ad accadere nell’indifferenza, soprattutto in luoghi che dovrebbero essere protetti come la scuola. La discriminazione uccide e non ha a che fare con le opinioni o le scelte: per questo stiamo chiedendo l’intervento immediato del Ministero per tutelare lo studente e l’intera comunità scolastica del Liceo Cavour e ci auguriamo che la stessa dirigenza prenda immediatamente posizione.
Un commento su “LICEO CAVOUR: ANCORA TRANSFOBIA. NECESSARIO INTERVENTO MIUR”
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