
Gay Center non rimane in silenzio di fronte alla nuova ondata di propaganda discriminatoria affissa dalla associazione “Pro Vita e Famiglia” nelle strade di Roma.
Questi manifesti, falsamente rappresentativi della realtà dei percorsi educativi nelle scuole, in particolare, alcuni di questi manifesti hanno colpito minori e adolescenti transgender in età scolare, con messaggi che non solo discriminano, ma che alimentano un clima tossico proprio nei luoghi – come la scuola – dove invece dovrebbero crescere il rispetto, la libertà e l’autodeterminazione.: “per questo ribadiamo con forza il nostro impegno contro ogni tentativo di riportare nel dibattito pubblico stereotipi e pregiudizi verso le persone LGBTQIA+”
Accogliamo positivamente il tempestivo intervento del Comune di Roma, che ha disposto la rimozione immediata dei manifesti, riconoscendone la natura discriminatoria e in contrasto con i principi di pari dignità e inclusione che l’amministrazione promuove. Riteniamo anche fondamentale garantire un sistema automatico e vincolante che prevenga la diffusione di simili contenuti offensivi e falsificanti nello spazio pubblico della città.
Per questo motivo, chiediamo che in occasione della discussione della delibera contro l’omobitranfobia venga accolto l’emendamento da noi proposto .
La proposta prevede di rendere operativo l’art. 23 comma 4-bis del codice della strada che recita:
“È vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche.”
Consentendo la rimozione dei manifesti con contenuti discriminatori o ingannevoli possa essere effettuato direttamente anche dagli organi competenti, come la Polizia Municipale.
Inoltre, Gay Center risponde a quanto accaduto in questi giorni ospitando l’apertura ufficiale dell’LGBT+ History Month*, evento nato nel 1994 negli USA, da un docente di scuola superiore per incoraggiare la lotta per l’uguaglianza e il contrasto all’omotransfobia.
Per questo proponiamo un dibattito pubblico in difesa dell’educazione alle differenze e alla rappresentazione di ogni soggettività, lunedì 14 aprile, ore 18.30 presso il Gay Center, via Luigi Galvani 51F, dove interverranno Laura Schettini , ricercatrice in Storia delle donne e di genere all’università di Padova, Sara Marini, cofondatrice associazione SCOSSE, Collettivo Marielle Roma3 , evento a cura del Comitato Promotore LGBT+ History Month.