TORINO: RAGAZZA LESBICA DA ESORCISTA. NECESSARIO RICONOSCIMENTO RUOLO DELLE ASSOCIAZIONE DA PARTE DEI SERVIZI SOCIALI

TORINO: RAGAZZA LESBICA DA ESORCISTA. NECESSARIO RICONOSCIMENTO RUOLO DELLE ASSOCIAZIONE DA PARTE DEI SERVIZI SOCIALI

Apprendiamo della notizia del rincongiungimento familiare frutto di mediazione, della ragazza di Torino che subì un tentativo dì esorcismo per il fatto di essere lesbica, segnalato da Gay Help Line alle autorità nel 2019. I dati e l’esperienza in Gay Help Line ci dicono che la violenza domestica è il reato più frequente motivato da odio verso l’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Con preoccupante frequenza la risposta al coming out in famiglia di minori e giovani maggiorenni è un’escalation di litigi, privazione della libertà, aggressioni, ricorso a teorie riparative o addirittura esorcismi. Come nel caso di Torino, che Gay Help Line aveva segnalato nel 2019.

Per far fronte alle richieste di aiuto il nostro servizio ha istituito, dove mancavano, buone prassi di collaborazione con forze dell’ordine e procure, come con l’Osservatorio contro gli Atti Discriminatori del Ministero degli Interni. Collaborazioni fondamentali contro la vittimizzazione istituzionale.

Sempre fondamentale dovrebbe essere l’integrazione delle associazioni che offrono supporto diretto alle vittime di omotransfobia nel sistema delle tutele. Troppo spesso invece i servizi sociali non hanno un’adeguata formazione e le associazioni non vengono riconosciute tramite relazioni strutturali, come accade oggi per altri reati d’odio.

Gay Help Line infatti opera da anni attraverso lo strumento della mediazione legale, lavorando sulle ragioni e il contesto della violenza,  realizzando anche percorsi di sostegno per le famiglie e chi ha ruoli educativi.

 

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