Come promesso ieri il Partito Democratico ha ripresentato in Senato il testo di legge contro l’omotransfobia, nello stesso contesto in cui pochi mesi fa veniva affossato con l’applauso dei presenti, dichiarando però di essere aperto a modifiche sul testo.
<<Quel testo era già il frutto di una lunga mediazione al ribasso che lo aveva depotenziato e il PD aveva promesso che non avrebbe accettato ulteriori compromessi, come mai ora apre alle modifiche? Quali?>> – si domanda Pietro Turano, portavoce di Gay Center. <<La comunità LGBT+ (lesbiche, gay, bisex e trans) ha chiarito da tempo che una legge inadeguata non è meglio di una legge assente.
Il PD ha inoltre dichiarato – continua Turano – di voler aderire ai Pride, ma aderire a un pride significa aderire alla rivendicazione di diritti come quello al matrimonio, alla genitorialita, al riconoscimento di tutte le famiglie, di leggi adeguate per le persone transgender e molto altro.
Prima di fare propaganda sulla pelle delle persone la politica dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e, proprio come fa ogni persona LGBT+, attraversare un percorso di autoconsapevolezza per conoscersi profondamente e comprendere la propria identità.>> conclude Turano.